Cosa sono le bande di Bollinger
Le bande di Bollinger sono formate da una linea centrale, che è una media mobile semplice o esponenziale solitamente a 20 periodi, e da due bande, una superiore ed una inferiore; la banda superiore è calcolata sommando alla linea centrale un valore pari a due volte la deviazione standard, e specularmente la banda inferiore è calcolata sottraendo dalla linea centrale un valore pari a due volte la deviazione standard.
Sia i parametri della linea centrale (numero dei periodi della media mobile) che delle due bande (numero di volte della deviazione standard) possono essere variati in base all’esperienza del trader ed in base al feedback del mercato.
Come lo stesso Bollinger scrive nella sua regola n° 21, le “bande di Bollinger possono essere utilizzate sui grafici a 5 minuti, 1 ora, giornalieri, settimanali, ecc.”
La deviazione standard misura la volatilità del prezzo, e per questo motivo le bande di Bollinger seguono non solo il trend del prezzo ma anche la sua volatilità.
Quando la volatilità del prezzo aumenta le bande si allargano; quando la volatilità diminuisce le bande si restringono.
Questo allargarsi e restringersi delle bande indica chiaramente la volatilità del prezzo.
Bollinger Bands su grafico 5 min EUR/USD (20 SMA +/- 2 standard deviations)
Bollinger Bands su grafico giornaliero EUR/USD (20 SMA +/- 2 standard deviations)
Strategia di base: aree di ipercomprato e di ipervenduto (“overbought and oversold areas”)
Da un punto di vista statistico, se il prezzo si muovesse secondo la curva di distribuzione normale le bande calcolate con un multiplo di due deviazioni standard dovrebbero contenere circa il 96% del range di prezzi del titolo.
Ciò significherebbe che solo nel 4% dei casi il prezzo si muoverebbe al di fuori delle bande, e che quindi nella maggior parte dei casi se il prezzo dovesse uscire dalle bande esso dovrebbe ritornare all’interno delle bande.
Ma come lo stesso Bollinger dice alla regola n°14, il prezzo di un titolo non segue la curva di distribuzione normale e quindi non si dovrebbe avere tale aspettiva nel trading.
Al contrario, la distribuzione dei prezzi di un titolo ha un andamento non-normale; solitamente le bande contengono il 90% e non il 95% dei prezzi.
In base a quanto detto, quando il prezzo è nella banda superiore non si dovrebbe per questo considerare il prezzo in un’area necessariamente di ipercomprato; allo stesso modo, quando il prezzo si trova nella banda inferiore, non per questo si dovrebbe necessariamente considerare in un’area di ipervenduto.
Quindi la strategia di base di comprare quando il prezzo tocca la banda inferiore e di vendere quando il prezzo tocca la banda superiore, non è in linea con le indicazioni date dallo stesso Bollinger.
Il rischio è che il prezzo continui a salire dopo aver toccato e rotto la banda superiore e continui a scendere dopo aver toccato e rotto la banda inferiore, come Bollinger indica chiaramente nelle regole n° 7 e n°8:
“7. In fasi di mercato direzionale il prezzo può, come avviene, continuare sopra o sotto la banda di Bollinger rispetivamente superiore ed inferiore.
“8. Chiusure al di fuori delle bande di Bollinger sono inizialmente segnali di continuità del trend, e non di inversione.”
In modo ancor più esplicito, questo modello di trading è stato definito come non-funzionale dallo stesso Bollinger alla regola n° 6:
“6. Le estremità delle bande sono solamente tali, cioè estremità e non segnali. L’estremità della banda superiore non è necessariamente un segnale di vendita, e l’estremità della banda inferiore non è necessariamente un segnale di acquisto.”
Vediamo ora come usare le bande di Bollinger, in combinazione con un altro indicatore per identificare i punti di ingresso nel trading in opzioni binarie.
Una semplice strategia indicata da Bollinger
Un modo semplice per utilizzare al meglio le bande di Bollinger è come indicatore di trend.
In fase rialzista il prezzo tende a muoversi tra la linea centrale e la banda superiore, e il segnale di ingresso si verifica nel momento in cui il prezzo ripiega verso la linea centrale.
In una fase ribassista, il prezzo rimane tra la linea centrale e la banda inferiore, e il segnale di ingresso al ribasso è nel momento in cui il prezzo tocca la linea centrale.
Le bande di Bollinger come conferma del setup o della strategia di trading
In definitiva le bande di Bollinger non sono sufficienti per determinare i punti di ingresso, come indica la regola n°22:
“22. Le bande di Bollinger non contribuiscono a dare una strategia in modo continuativo; piuttosto esse aiutano ad identificare il setup in cui le probabilità di successo potranno essere a favore del trader.”